Che cosa è una Micorriza
Una micorriza (dal greco antico: μύκης, mýkēs, “fungo” e ῥίζα, rhiza, “radice”) è una simbiosi a livello ipogeo tra un fungo e una pianta.
O, meglio ancora, una associazione
- biotrofica (le radici appartengono ad una pianta viva, in opposizione a saprotrofica, le radici appartengono ad una pianta morta),
- mutualisticamente benefica,
- anatomicamente intima,
tra le sottili radici di una pianta e un fungo terricolo.
Sembra plausibile che l’associazione di funghi micorrizici con alcune alghe aiutarono, se non resero possibile, la colonizzazione delle terre emerse da parte di quelle alghe acquatiche che poi divennero le piante terrestri. Traccia di queste associazioni intime si ritrova anche in fossili di oltre 400 milioni di anni fa.
Come funziona la simbiosi micorrizica?
Limitandoci all’aspetto nutrizionale diretto:
- la pianta assorbe luce (energia) e carbonio ossidato CO2 dall’aria, e,
- tramite la fotosintesi, trasforma tale carbonio ossidato in carbonio ridotto Cn(H2O)n; quindi
- passa il Carbonio ridotto (energia) al fungo.
- In cambio, il fungo passa alla pianta Acqua (nei periodi siccitosi), Azoto, Fosforo e vari cationi metallici.
Inoltre, è degno di nota, che le ife fungine, collegando tra loro piante distinte della stessa specie (wood wide web), possono trasferire dalle piante più alte (le piante madri) fotosintati a quelle plantule in via di accrescimento (le piante figlie) che non hanno accesso alla luce solare, perché sovrastate e ombreggiate dalle piante più alte.
Questo comportamento ricorda il comportamento dei genitori con i figli a livello animale e, in particolare, tra i nuclei familiari umani, dove i genitori sacrificano loro risorse per nutrire i figli.
Tipi di Micorrize adattato da Smith S.E., Read D.J., “Mycorrhizal Simbiosis” Third Edition 2008)
Variabili | Endo M. (AM) | Ecto M. | EctEndo M. | Arbutoidi M. | Monotropoidi M. | Ericoidi M. | Orchideoidi M. |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Funghi Settati | NO | SI | SI | SI | SI | SI | SI |
Colonizzazione intracellulare | SI | NO | SI | SI | SI | SI | SI |
Mantello | NO | SI | SI NO | SI NO | SI | NO | NO |
Rete di Hartig | NO | SI | SI | SI | SI | NO | NO |
Aclorofillia | NO (SI) | NO | NO | NO | SI | NO | SI da piantina |
Taxa di funghi | Glomero | Basidio Asco, (Glomero) | Basidio, Asco | Basidio | Basidio | Asco | Basidio |
Taxa di piante | Bryo, Lycopodio, Monilo, Gymno, Angio | Gymno, Angio | Gimno, Angio | Ericales | Monotropoideae | Bryo, Ericales | Orchidales |
-òide [dal gr. -οειδής, dove -o- è la vocale tematica della parola precedente e -ειδής l’elemento compositivo che significa «simile a», affine a εἶδος «aspetto»; lat. -oīdes].
La rete di Hartig è la rete di ife che crescono verso l’interno e che si estende nella radice della pianta ospite, penetrando tra le cellule vegetali dell’epidermide e della corteccia della radice nella simbiosi ectomicorrizica.
Il fungo ectomicorrizico può essere suddiviso in tre parti:
- una componente interna alle radici della pianta ospite, la rete di Hartig,
- un mantello o guaina ifale sulla superficie della radice della pianta ospite e
- un micelio esterno alla radice della pianta ospite, che si estende dal mantello nel terreno circostante.
La rete di Hartig è il luogo di scambio mutualistico di risorse tra il fungo e la pianta ospite.
I nutrienti essenziali per la crescita della pianta vengono acquisiti dal suolo attraverso l’esplorazione e il foraggiamento del micelio esterno, quindi trasportati attraverso la rete ifale attraverso il mantello nella rete di Hartig, dove vengono rilasciati dai funghi nello spazio apoplastico della radice per essere assorbiti dalla pianta.
Le ife nella rete di Hartig acquisiscono zuccheri dalla radice della pianta, che vengono trasportati al micelio esterno per fornire una fonte di carbonio per sostenere la crescita fungina.
Piante che sembrano non formare micorrize
Le piante che sembrano non formare micorrize sono in genere piante ruderali (piante capaci di colonizzare suoli disturbati) come parte delle piante appartenenti alle seguenti famiglie:
- Juncaceae (Poales),
- Cyperaceae (Poales),
- Brassicaceae (Brassicales),
- Amaranthaceae (Caryophyllales),
- Caryophyllaceae (Caryophyllales),
- Polygonaceae (Caryophyllales),
- Onagraceae (Myrtales).
Piante presenti in azienda che formano prevalentemente endomicorrize
- Cycas revoluta
- Gingko biloba
- Juniperus communis
- Juniperus horizontalis
- Laurus nobilis
- Trachycarpus fortunei
- Sorghum halepense
- Robinia pseudoacacia
- Morus alba
- Crataegus monogyna
- Malus domestica
- Prunus avium
- Rosa canina
- Rosa chinensis
- Rubus fruticosus
- Ulmus minor
- Juglans regia
- Acer campestre
- Acer negundo
- Ailanthus altissima
- Hibiscus syriacus
- Cornus mas
- Cornus sanguinea
- Diospyros kaki
- Fraxinus angustifolia
- Fraxinus excelsior
- Ligustrum sinense
- Ligustrum vulgare
- Olea europaea
- Viburnum lantana
- Viburnum opulus
- Viburnum tinus
- Pittosporum tobira
Piante presenti in azienda che formano prevalentemente ectomicorrize
- Pinus spp
- Populus alba
- Populus nigra var italica
- Corylus avellana
- Castanea sativa
- Quercus cerris
- Quercus petraea
- Quercus pubescens
- Quercus robur
- Quercus suber
- Tilia cordata
- Tilia platyphyllos
Piante presenti in azienda che formano sia endomicorrize sia ectomicorrize
- Cedrus deodara
- Salix alba
- Salix caprea
- Salix daphnoides
- Salix cinerea
- Salix purpurea
- Alnus glutinosa