Quali sono i metodi utilizzati in Permacultura?
- Metodo della Scala di Permanenza di Yeomans e Doherty
- Analisi dei Settori
- Definizione delle Zone
- Dragon Dreaming
- Yoga Nidra
- Generazione del Modello di Impresa
- Generazione della Proposta di Valore
- Pianificazione d’Impresa
- Rigenerazione dei Suoli
Metodo della Scala di Permanenza di Yeomans e Doherty
Progettazione Spaziale

Il cuore dell’azienda agricola La Via Antiga – Vista dall’alto.
- Localizzazione – Esempio – L’azienda agricola La Via Antiga ha le seguenti coordinate geografiche:
- Latitudine 45° 38’ 48” N,
- Longitudine 12° 40’ 23” E,
- Altitudine – 0.90 slm, ovvero è situata a 90 cm sotto il livello del mare.
- Clima – Esempio – L’area in cui è situata l’azienda agricola La Via Antiga presenta i seguenti dati climatici:
Dati climatici a 30 anni
Mesi | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Avg/Sum |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Tmin e Tmax °C | -2↔7 | -1↔9 | 2↔13 | 7↔17 | 11↔22 | 15↔26 | 17↔28 | 16↔28 | 13↔24 | 8↔19 | 4↔13 | 0↔8 | 13,8 |
Precipitazioni mm | 79 | 99 | 97 | 137 | 123 | 171 | 113 | 125 | 131 | 140 | 164 | 116 | 1.495 |
- Topografia – Esempio – L’area in cui è situata l’azienda agricola La Via Antiga appartiene a un territorio di bonifica, praticamente piatto, sottratto alle paludi tra la fine dell’Ottocento e il 1938.
La pianura di bonifica è compresa, da est a ovest, tra i fiumi Livenza e Piave.
Il fiume Livenza (111 km; bacino di 2217 kmq) è un fiume di risorgiva. Nasce dalle sorgenti di tipo carsico denominate Santissima (33 m slm) e Gorgazzo (57 m slm), poste ai piedi del versante meridionale dell’altopiano del Cansiglio da cui vengono alimentate, e sfocia nel Mar Adriatico presso Porto Santa Margherita (VE), comune di Caorle.
Il fiume Piave (220 km; bacino di 4.100 kmq) è il quinto tra i fiumi italiani. Nasce alle falde del Monte Peralba (2.683 m) e sfocia nel Mar Adriatico, 35 km a NE di Venezia, al limite della laguna, nella piccola frazione di Cortellazzo. Sulla sinistra della foce si colloca la laguna “del Mort”, nata da un vecchio braccio del fiume colmato dalle maree.
Pattern a tasselli: i campi in cui è suddiviso il piano di campagna hanno le dimensioni medie da asse fosso a asse fosso, nelle due direzioni perpendicolari nord-sud e est-ovest, di 400 m x 29 m = 11.600 mq.
- Acque – Esempio – L’area in cui è situata l’azienda agricola La Via Antiga, negli ultimi anni, ha sperimentato piogge che si sono dimostrate imprevedibili per quantità del singolo evento e per distribuzione lungo l’arco dell’anno, passando da anni con piogge scarsissime nel periodo di crescita e sviluppo delle piante coltivate ad anni in cui le piogge hanno impedito le semine primaverili.
L’acqua di irrigazione, invece, viene derivata dal Canale Brian in due punti.
A est da una canaletta in cemento che costeggia la strada SP57, e da lì entra in un capofosso che però non serve per il riempimento dei fossi aziendali per via degli sfavorevoli profili altimetrici. Tale capofosso serve essenzialmente per drenare le acque in eccesso.
A ovest con una presa diretta sul Canale Brian che per caduta la versa in una canaletta di cemento che corre lungo la strada di accesso posta sull’argine del Canale della Pace e, da questa canaletta, per caduta, l’acqua passa in una tubata sotterranea che permette, tramite bocchettoni posti a metà presa, di riempire parte dei fossi aziendali.
In azienda è presente uno stagno, lo Stagno delle Nitticore, creato nel 1995.
In azienda sono presenti due pozzi che pescano da una falda posta a 155 m di profondità.
- Accessi e infrastrutture – Esempio – I terreni dell’azienda appartengono a un quadrato di terreno di lato lungo circa 1.5 km che confina:
- a nord con la SP58 (da Ceggia a Staffolo, frazione si Torre di Mosto),
- a est con la SP57 (da Stretti di Eraclea, frazione di Eraclea, a Torre di Mosto),
- a sud con il Canale Brian e
- a ovest con il Canale della Pace.
I terreni dell’azienda sono posizionati nell’angolo sudoccidentale del quadrato, vicino alla confluenza dei due canali: Canale della Pace e Canale Brian.

Note di interesse storico.
Il Canal di Lanzalunga (l’ansa lunga), che serviva da confine tra l’Impero Romano d’Oriente e l’Impero Romano di Occidente, è stato integrato nel Canale Brian.
Un tratto di tale Canale confina con i terreni aziendali che arrivano fino all’argine.
Quando salgo sull’argine e mi guardo intorno penso: “Ho i piedi sui terreni dell’Impero Romano di Occidente e, guardando verso l’altra sponda, a meridione, posso vedere le terre dell’Impero Romano d’Oriente. I due imperi erano separati da un canale di acqua salmastra largo forse venti o trenta metri. Che figata!”
Tutta l’area è classificata come area soggetta a vincolo archeologico, in quanto, sui terreni di entrambe le sponde di questo tratto del Canale Brian, sorgeva l’abitato di Cittanova (Civitas nova), centro da cui partirono genti che contribuirono a fondare Venezia.
Le fondamenta dell’antica basilica di Cittanova (distrutta) è situata sulla riva sinistra del Canale Brian, sotto i terreni di una azienda agricola del quadro di terreno delimitato come sopra.
- Vegetazione permanente – Esempio – Nel cuore dell’azienda agricola La Via Antiga sono presenti i seguenti elementi agroambientali: 3 macchie boscate naturaliformi e 7 siepi, alcune unifilari, altre multifilari. le siepi sono state disposte lungo tutto il periplo dei confini del cuore aziendale. Inoltre, intorno ai due fabbricati rurali principali e allo stagno ci sono degli alberi pregevoli per età, forma e dimensione: alcuni Juglans regia, un Diospyros kaki e un Populus alba. Quest’ultimo presenta dei notevoli esempi di anastomosi.
Incorporando elementi naturali lungo i confini e tra i campi coltivati, La Via Antiga non solo concorre a sostenere la salute e il benessere del territorio, ma anche a conservare la biodiversità. Il 28 Maggio 2021 ho visto la prima orchidea a La Via Antiga; una Serapias vomeracea. Il 13 Giugno 2023 ho contato 35 orchidee della specie Cephalanthera damasonium. Per conservazione della biodiversità intendo questi piccoli miracoli!
- Strutture – Esempio –
- Recinzioni – Esempio –
- Suolo – Esempio –
- Economia
- Energia
Analisi dei Settori
Progettazione Spaziale
L’analisi dei settori tratta delle energie e dele risorse che entrano ed escono o fluiscono attraverso il luogo, energy entering or flowing through the site, Mollison dictu.
- Sole – Esempio – All’azienda agricola La Via Antiga
- negli equinozi di Primavera (21/03) e d’Autunno (21/09) il Sole a mezzogiorno si trova alla seguente altezza = 90° – Latitudine = 90° – 45° 38’ = 44° 22’.
- Summer Sun Window: il giorno del solstizio d’estate (21/06), il sole si alza sull’orizzonte alle ore 05:22 a 54° (fatto 0° il Nord), a mezzogiorno raggiunge l’altezza di (90° – 45° 38’ + 23° 26’ =) 67° 48’ e tramonta alle 21:03 a 306°. La durata del giorno è di 15h e 41m.
- Winter Sun Window: il giorno del solstizio d’inverno (21/12), il sole si alza sull’orizzonte alle ore 07:47 a 123° (fatto 0° il Nord), a mezzogiorno raggiunge l’altezza di (90° – 45° 38’ – 23° 26’ =) 20° 56’ e tramonta alle 16:30 a 237°. La durata del giorno è di 8h e 43m
- Energia solare media al suolo (stima): 51% x 1,370 kW m-2 x (24h/d x 365 d/y =) 8.760/2 h y-1 = 3.060 kWh m-2 y-1
- Energia solare media per ettaro (stima): 3.060 kWh m-2 y-1 x 10.000 mq/ha = 30.600.000 kWh y-1 ha-1.
- Venti – Esempio – A La Via Antiga, la Bora è il vento predominante. Esso soffia da est, nord-est. Eventi rilevanti negli ultimi anni: uragano locale inizialmente spinto da venti di maestrale (vento a 120 km/h con formazione di tromba d’aria): 10/08/2017; burrasca locale: 17/08/2021. Entrambi i fenomeni hanno provocato danni sia al capitale naturale, sia al capitale costruito.
- Vista – Esempio – Dalla strada comunale verso Nord si vedono le cime delle Dolomiti (Pala di San Martino 2.982 m, Pelmo 3.168 m, Antelao 3.264 m) e il gruppo del Monte Cavallo (2.251 m) proprio di fronte.
- Rumori – Esempio – Rumore da sud-ovest provocato dal Consorzio di Bonifica per lo stridore di marchingegni meccanici nei giorni e nelle ore di pulizia delle grate dalle alghe depositate su di esse. Rumore da trasvolo di aerei ed elicotteri militari nella direzione sud-ovest vs nord-est
- Odori – Esempio – Odore sgradevole di digestato da ovest provocato da azienda agricola nei giorni di pulizia delle vasche.
- Inquinamento chimico – Esempio –Deriva di fitofarmaci dai campi dei vicini confinanti, peraltro in gran parte bloccata dalle siepi e dalle macchie boscate che circondano l’azienda.
- Inondazioni – Esempio – A La Via Antiga il rischio di inondazioni può essere elevato quando si abbia la concomitanza di tre fenomeni: aumento piogge concentrate, innalzamento livello del mare, rottura argini del Canale Piavon – Brian.
Il Canale Brian, che convoglia le acque al mare, se soggetto alla rottura di un suo argine sinistro, allagherebbe i terreni drenati della bonifica, a cominciare dai più bassi (oltre -300 cm slm), per poi sommergere anche quelli aziendali ( -90 cm slm, uno dei punti più alti della bonifica). Nel 1966 le acque del Canale Piavon, che a valle prende il nome di Canale Brian, hanno superato gli argini (senza romperli) per la piena e le terre hanno cominciato ad allagarsi. I terreni dove oggi si è insediata La Via Antiga si sono salvati dall’alluvione del 1966. - Campi Magnetici –
- Fuoco – Esempio – A La Via Antiga il rischio di incendio può essere provocato da fonti aziendali: cataste di balloni di paglia all’aperto (circa 150 balloni prodotti all’anno), cataste di balle di fieno sotto tettoia (circa 210 rotoballe prodotte all’anno), cataste di legna tagliata sotto tettoia (qualche centinaio di mc), cisterna del gasolio da 3.000 lt, corto circuito su impianti elettrici ad alta tensione a corrente continua prodotta da impianti fotovoltaici posati a norma. Presenza di 5 estintori a polvere ABC e 1 estintore a CO2.
- Fenomeni Sismici – Esempio – A La Via Antiga il rischio di danni da terremoto è basso per la presenza di suoli profondi con falde acquifere in profondità, la prima a 155 m. L’acqua trasmette bene le onde P, primary waves, (~1.500 m/s), ma non con la stessa efficienza della roccia solida (5.000–8.000 m/s), e le onde S, shear waves, non si propagano attraverso l’acqua.

Definizione delle Zone
Progettazione Spaziale
Nell’analisi delle zone prenderò in esame le energie e le risorse disponibili sul posto, energy available on site, Mollison dictu.
Per le zone ragionerò su:
- le persone,
- gli elementi naturali: stagno, macchie boscate, siepi, prati, giardini;
- gli elementi coltivati: orti, frutteti, erbai, seminativi;
- gli elementi allevati: cervi, daini, mufloni, polli e galline, anatre e oche;
- gli elementi costruiti: fabbricati rurali quali abitazioni, agriturismi, tettoie, impianti fotovoltaici, caminetti, barbecue, forni in terra cruda, colonnine per acqua da acquedotto ed energia elettrica, pozzi, fienili, legnaie, stalle, recinti, serre, aiuole in tufo, filari in pali e filo in acciaio, impianti di irrigazione, cisterna per gasolio, contenitori per raccolta acqua piovana;
- le macchine: trattrici, rimorchi e attrezzi agricoli,
- i carburanti fossili,
- i prodotti agricoli stoccati: cibo, legna, fieni, paglie, granaglie, cumuli di compost e, per finire,
- i rifiuti prodotti e stoccati in attesa di smaltimento.
Nell’assegnazione di un codice zona a un elemento esistente è conveniente tenere conto dei due criteri indicati da Bill Mollison:
- the number of times you need to visit the plant, animal or structure;
- the number of times the plant, animal or structure needs you to visit it.
- Zona 00, me stesso, la mia salute, i miei valori, i miei pensieri, il mio comportamento, le mie relazioni con gli altri, i miei sentimenti, le mie emozioni, i miei desideri e i miei progetti;
- Zona 0, ad esempio, la casa dove abito;
- Zona 1, ad esempio, il giardino attorno alla casa di abitazione, dove giornalmente mi reco a raccogliere erbe aromatiche e fiori eduli quando presenti, o per curare e ammirare le piante perenni (quasi 150 specie), o a portare da mangiare ai due gatti (Rosso e Dragone) e al mio cagnone Dober;
- Zona 2, ad esempio, gli orti, i recinti e le stalle con gli animali, dove al mattino
- do ogni giorno l’acqua del pozzo da bere a tutti gli animali,
- porto granelle intere (orzo, frumento o mais), quotidianamente, a polli e galline, anatre e oche,
- porto granelle intere (orzo, frumento o mais), a giorni alterni, a cervi, daini e mufloni,
- porto col trattore dotato di muletto a forche, una volta alla settimana, i balloni di paglia (350 kg) da stendere per la lettiera e le rotoballe di fieno (250 kg) per l’alimentazione di cervi, daini e mufloni;
- Zona 3, ad esempio, le asparagiaie di asparagi verdi, i filari di more e di alberi da frutto, i campi di orzo, frumento, mais e soia, loietto ed erba medica;
- Zona 4, ad esempio, le siepi di filari alberati lungo i fossi, le fasce inerbite di passaggio, i filari spersi di alberi da frutto sui limiti della macchie boscate o lungo gli argini dei fossi;
- Zona 5, ad esempio, lo stagno, le macchie boscate naturaliformi, le sponde dei canali inerbiti di bonifica, le stradine di terra o ghiaia dove vado a correre, i prati con le orchidee spontanee.
Yoga Nidra
Progettazione Senza Tempo
Che cosa è lo Yoga Nidra?
La pratica dello Yoga Nidra è una pratica che progressivamente porta doni nel tempo.
- Imparare a rilassare tutti i muscoli del corpo, eccettuati i muscoli del sistema respiratorio e del sistema cardiovascolare, azione che, con la chiusura degli occhi e il focus sul respiro, porta benessere e piacere.
- Accedere in una Terra senza Tempo: lo spazio del respiro spontaneo e del silenzio interiore, dove l’ordine temporale è assente e i pensieri ci lasciano via via che sprofondiamo nel nostro periconscio.
- Esplorare l’occhio sullo schermo dietro gli occhi!
- Navigare nello stato ipnagogico, tra veglia e sonno, non di veglia e non di sonno, uno stato in cui le immagini sono chiarissime, e a un tempo sembrano reali e a un tempo sembrano di fantasia.
- Scoprire che la pratica di Nidra abbassa lo stress a livelli mai visti.
- Scoprire che, durante e dopo la pratica per qualche tempo ancora, il sistema parasimpatico (eat and feast) prende il sopravvento sul sistema simpatico (fight or flight), e che in quel mentre nel nostro corpo iniziano processi di guarigione e di rinnovamento fisico e mentale.
- Costruire nel tempo una nuova capacità di ascolto del nostro corpo, imparare a prendere in considerazione i segnali del nostro corpo e a meditare su di essi nello stato di veglia; fra i segnali, prendiamo ad esempio il dolore (es.: male a una certa parte della testa), considerare il dolore non più come un segnale da eliminare con una pastiglia (cosa che faccio raramente, magari una volta ogni 5 anni) ma come, al tempo stesso, una spia di allerta e uno stimolo alla ricerca di un sentiero di guarigione personale, ipotizzando una probabile causa e proponendo un probabile rimedio (di solito un cambiamento nello stile di vita) che mi sembra connesso alla causa del dolore. Diventare quindi, per quanto possibile, medici non-allopatici di noi stessi.
- Scoprire nuovi campi del reale che indicavo con alcuni nomi quali: veglia, sonno, sogno, ma anche: pensieri, intuizioni, ricordi, fantasie. Prima dello Yoga Nidra, mi bastava conoscere il nome. Adesso, invece, desidero andare oltre ed esplorare col tempo una nuova frontiera, di cui sono quasi completamente ignorante. Ma la curiosità intellettuale è tanta che desidero iniziare a classificare, ordinare e quantificare, per quanto possibile, con i miei modesti mezzi di ricerca, i fenomeni che vanno sotto questi nomi. La curiosità è tanta almeno quanta è la volontà di provare la pratica, e tentare di comprendere le suggestioni e le emozioni che la pratica mi lascia, non solo con la mente razionale, che è un servo fedele, non solo con la mente intuitiva, che è un dono sacro, ma anche con tutto il mio essere. Vagare in modo aperto nel dominio del Sonno e dei Sogni.
Come esempio, vi propongo la prima guida creata da me
Preparazione
Preparatevi il posto dove assumerete la posizione di Savasana.
Coperte, cuscini, bolsters e qualcosa per coprire gli occhi.
Consapevolezza del Corpo
Chiudete gli occhi.
Ascoltate il vostro corpo.
Sentite i punti di appoggio del corpo alla terra.
Lasciate andare i muscoli, a partire dai piedi fino ad arrivare alla testa, alla bocca e agli occhi.
Respiro
Ascoltate il vostro Respiro Naturale.
Ascoltate il via vai dei vostri pensieri. Accettateli uno per uno e poi lasciateli andare.
Ascoltate il silenzio all’interno del vostro corpo.
Viaggio o Rotazione della Coscienza
C’era una volta la dea Yoga Nidra.
Un autunno, Yoga Nidra vide una foglia che si staccava da un albero e che lentamente, con delicatezza, si posava nello spazio al centro tra le vostre sopracciglia.
La Dea si fece piccina piccina.
Poi, agilmente, leggera come una piuma, Yoga Nidra salì sulla foglia, si voltò, e come per magia, e dopo avervi chiesto il permesso, si ritrovò all’interno dello spazio al centro della vostra nuca.
La sede dello stato di Veglia. (Gong della campana tibetana)
E lì si fermò ad osservare il via vai dei vostri pensieri, ad ascoltare il ritmo del vostro respiro naturale, respiro che oscillava ciclicamente come le onde dell’Oceano, dentro e fuori, dentro freddo, fuori tiepido, dentro appena più denso, fuori appena più rarefatto.
Yoga Nidra osservava il ciclo oscillante del Respiro Naturale e ascoltava il Silenzio, senza muoversi, distesa sulla foglia dai caldi colori autunnali.
Poi cominciò a muoversi, passò la bocca, scese lungo la gola e si fermò alla base di essa.
La sede dello stato di sogno. (Gong della campana tibetana)
Proseguì verso la spalla sinistra e da lì lungo il braccio arrivò al gomito, al polso e, lungo il dorso della mano sinistra, salì alla punta del pollice.
E ovunque Yoga Nidra passasse, sentiva i muscoli che si allentavano e il vostro braccio si faceva pesante, preda della forza di gravità.
Passò tra le dita, dall’indice al medio, e quindi all’anulare e infine al mignolo e poi risalì lungo il palmo della mano sinistra verso il polso, il gomito e la spalla sinistra per ritornare alla fossetta al fondo della gola.
Vide la Luna Gialla, era tre quarti scura e un quarto lucente, e la notte era stellata e ogni scorcio le parve bello e ammirevole.
Proseguì verso la spalla destra e da lì lungo il braccio arrivò al gomito, al polso e, lungo il dorso della mano destra, salì alla punta del pollice.
E ovunque Yoga Nidra passasse, sentiva i muscoli che si allentavano e il vostro braccio si faceva pesante, preda della forza di gravità.
Passò tra le dita, dall’indice al medio, e quindi all’anulare e infine al mignolo e poi risalì lungo il palmo della mano destra verso il polso, il gomito e la spalla destra per ritornare alla fossetta al fondo della gola.
Vide la Luna Gialla, era metà scura e metà lucente, e la notte era stellata e ogni scorcio le parve bello e ammirevole.
Proseguì verso lo spazio del cuore.
Sentiva da vicino il pulsare tranquillo e lento del cuore.
La sede dello stato di Sonno Profondo. (Gong della campana tibetana)
Quindi, sempre serena, scese all’ombelico, al centro dell’osso pubico e, senza fermarsi, proseguì verso l’anca sinistra e da lì lungo la coscia arrivò al ginocchio, alla caviglia e, lungo il dorso del piede sinistro, salì alla punta dell’alluce.
E ovunque Yoga Nidra passasse, sentiva i muscoli che si allentavano e la vostra gamba si faceva pesante, catturata della forza di gravità.
Passò tra le dita del piede, dal secondo dito al terzo, e quindi al quarto e al quinto e poi risalì lungo il ventre del piede sinistro verso la caviglia, il ginocchio e la coscia fino all’anca sinistra per ritornare al centro dell’osso pubico, e, senza fermarsi, proseguì verso l’anca destra e da lì lungo la coscia arrivò al ginocchio, alla caviglia e, lungo il dorso del piede destro, salì alla punta dell’alluce.
E ovunque Yoga Nidra passasse sentiva i muscoli che si allentavano e la vostra gamba si faceva pesante, catturata della forza di gravità.
Passò tra le dita del piede, dal secondo dito al terzo, e quindi al quarto e al quinto e poi risalì lungo il ventre del piede destro verso la caviglia, il ginocchio e la coscia fino all’anca destra per ritornare al centro dell’osso pubico.
(Ricordate? Yoga Nidra si era fatta piccina piccina e quindi anche la sua testa era piccina piccina)
Qui appoggiò la testa al centro dell’osso pubico e sussurrò una parola FERTILITÀ!
Poi risalì verso l’ombelico e si fermò.
Qui appoggiò la testa al centro dell’ombelico e sussurrò una parola ABBONDANZA!
Poi risalì verso il centro dello spazio del Cuore e si fermò.
Qui appoggiò la testa al centro dello spazio del Cuore e sussurrò una parola AMORE!
Poi risalì verso la fossetta al centro del fondo della Gola e si fermò.
Qui appoggiò la testa al centro del fondo della Gola e sussurrò una parola LIBERTÀ!
E fu allora che vide la Luna Gialla, era piena, tutta lucente e sorridente, e la notte era stellata e ogni scorcio le parve bello e ammirevole.
Poi riprese a muoversi, risalì lungo la gola, passò la bocca e si fermò nello spazio dietro il punto dove le sopracciglia si incontrano.
Qui appoggiò la testa al centro dello spazio dietro il punto dove le sopracciglia si incontrano e sussurrò una parola PACE!
Yoga Nidra osservava il ciclo oscillante del Respiro Naturale e ascoltava il Silenzio, senza muoversi, distesa sulla foglia dai caldi colori autunnali.
Cantò la vibrazione primordiale AUM e lasciò che la vibrazione del mantra si spandesse in tutto il vostro corpo per rigenerare e sanare.
(Gong della campana tibetana)
Poi fu il silenzio per alcuni minuti.
(Gong della campana tibetana)
Solo il ritmo ciclico oscillante del respiro.
I respiri sono come le onde dell’oceano.
Come quando inspirate, l’aria entra nelle vostre narici e abbandona il Cielo, così quando si frangono, le onde entrano sulla spiaggia e abbandonano l’Oceano.
Come quando espirate, l’aria lascia le vostre narici e si riunisce al Cielo, così quando si ritirano, le onde lasciano la spiaggia e si riuniscono all’Oceano.
Yoga Nidra osservava il ciclo oscillante del Respiro Naturale e ascoltava il Silenzio, senza muoversi, distesa sulla foglia dai caldi colori autunnali.
Quindi, Yoga Nidra si voltò e, come per magia, e dopo avervi chiesto il permesso, si ritrovò all’esterno della vostra nuca, nello spazio al centro tra le vostre sopracciglia.
La Dea si permise un piccolo sorriso e, colma di gratitudine verso ciascuno di voi, Yoga Nidra lasciò la foglia e, riprese le dimensioni normali, volò verso l’Oceano di Latte a proteggere Vishnu dormiente, disteso sul Serpente dalle molte teste.
(Gong della campana tibetana)
Poi fu il silenzio per alcuni minuti.
(Gong della campana tibetana)
Sensazioni del Corpo
Ascoltate come vi sentite, chiedetevi se sentite suoni, odori, gusti, la sensazione tattile dei vostri vestiti sulla pelle.
Vi sentite riposati nel corpo e nella mente?
Risveglio del Corpo
Quando aprirete gli occhi, forse vi ricorderete con un lieve sorriso le cinque parole pronunciate dalla dea Yoga Nidra:
FERTILITÀ
ABBONDANZA
AMORE
LIBERTÀ
PACE.
Questa pratica di Yoga Nidra è finita.
Ora lentamente muovete le dita dei piedi, le dita delle mani, strusciate la lingua contro il palato, piegate le gambe, portate le braccia dietro la testa …
E, ora, giratevi sul fianco destro, attendete qualche respiro e, quando sarete pronti, appoggiate la mano sinistra a terra e alzatevi a sedere, sempre con gli occhi chiusi.
Chiudiamo questa pratica con tre AUM.
Namastè (mi inchino davanti a voi)
Generazione del Modello di Impresa
Progettazione Strategica d’Impresa
Che cosa è
Pianificazione d'Impresa
Progettazione Economico-Finanziaria
Che cosa è
Rigenerazione dei Suoli
Progettazione Ecologico-Agronomica
Come abbiamo già visto, i suoli sono ecosistemi che comprendono
- le tre matrici gaiane, aria, acqua, polveri di rocce e necromassa, quest’ultima matrice è quella predominante, e
- gli organismi viventi (batteri, funghi, altri microbi, alghe, piante terrestri ed animali), che vivono nelle matrici gaiane, interagiscono con esse modificandole costantemente, e interagiscono tra loro stessi formando reti ecologiche.
Rigenerare un suolo significa ricostituire la rete trofica del suolo (obiettivo ecologico) con in mente l’obiettivo agronomico di ricostituirla in modo che sia ottimale per le colture che vorrò praticare su di essa.